La Posturologia

 Quando parliamo di Posturologia, non parliamo semplicemente di studio della “postura”.

Se la postura è il modo di “atteggiarsi involontario” del corpo umano nell’ambiente che lo circonda, possiamo non solo definire la posturologia come la scienza che studia la posizione che assume il corpo nello spazio, ma anche come la disciplina che cerca di identificare quali sono gli squilibri che hanno portano il corpo (nella sua globalità) ad “atteggiarsi” in quel modo.

La posturologia non è quindi una “medicina” complementare e non può neanche essere considerata una “medicina” alternativa, chi considera o ritiene la Posturologia una “medicina” commette un gravissimo errore di forma.

La Posturologia non è una medicina e non cura nulla, la posturologia è un approccio clinico strumentale!

Si può invece certamente affermare che grazie alla Posturologia intesa come studio del corpo umano nella sua globalità, la figura sanitaria di turno (Medico, Odontoiatra, Fisioterapista, Logopedista, Laureto in Scienze Motorie ecc. ecc.), può curare le patologie che possono essere ricondotte a disfunzioni posturali o recettoriali, con maggior efficacia e identificandone la causa.

La Posturologia è quella cosa che unisce i puntini nello schema delle conoscenze che si hanno.

Cosa studia la posturologia?

 

Lo studio della postura e la posturologia (anche se sarebbe meglio dire “la classificazione, l’inquadramento e la misurazione della postura”) sono stati riconosciuti con il DM del 29.12.2017

 

La posturologia è quella disciplina che studia la persona da un punto di vista globale cioè nel suo insieme.

Ecco perché – partendo dalla distinzione tra postura statica (lo stare in piedi, stare seduti o stare distesi a letto) e postura dinamica (gli atti motori e i gesti atletici) – è necessario giungere ad un’analisi molto più ampia.

Il professionista che si occupa di Posturologia, non può pertanto trascurare:

 

1) la relazione di percezione:

la percezione è la capacità di rilevare, organizzare e interpretare gli stimoli che derivano dall’ambiente esterno per attribuirgli un significato. Si tratta di un meccanismo molto complesso che per ognuno di noi deve essere personale.

 

2) la motricità:

in neuro fisiologia, la funzione motoria fa riferimento all’integrazione di molteplici meccanismi, tra cui la capacità di compiere, controllare e coordinare i movimenti. Risulta quindi alquanto riduttivo parlare di postura riferendosi solamente al modo in cui stiamo in piedi.

 

3) l’aspetto cognitivo:

perché non esiste solo la parte biomeccanica, non esiste solo il sistema miofasciale, non esiste solo il sistema osteo-articolare: bisogna prendere in esame anche la parte cognitiva ovvero quello sta dentro di noi – quindi la percezione cosciente ma anche incosciente.

 

4) l’anatomia:

il corpo resta sempre e comunque principalmente fatto di muscoli e ossa, nervi e tendini. Che messi assieme armonicamente ci forniscono il nostro aspetto “umano”. Aspetto che ci lega a delle regole di “funzionamento” specifiche, ad esempio siamo fatti per camminare in avanti, la camminata all’indietro, seppur attuabile, è non funzionale per il corpo.

 

5) il ragionamento clinico

se c’è una cosa che non deve mai mancare ad un Professionista Sanitario che si occupa di Posturologia (data la molteplicità delle aree di intervento possibili) è proprio il ragionamento clinico, ovvero: la capacità di individuare il problema, il comprendere dove le sue competenze non sono più sufficienti e il capire quando è il caso di indirizzare la persona verso un altro professionista.

 

Questo è quello che si intende per Posturologia Clinica!

Esempio di Analisi della Postura sui quattro piani dello spazio

Il sistema tonico posturale

 

Come abbiamo già affermato, la posturologia è quella disciplina che studia la persona nel suo insieme.

Ma sappiamo bene che la persona ha un duplice approccio all’ambiente perchè è in grado di attivare un feedback, in quanto subisce l’ambiente circostante, ma ha anche un ruolo attivo che sta nella capacità di anticipazione (feedforward).

Il sistema tonico posturale, che ci governa principalmente in maniera automatica, è un sistema neurologico che funziona attraverso feedback e feedforward.

Le estremità del sistema sono infatti costituite dai 2 recettori principali: gli occhi, che sono il nostro feedforward e i piedi, che sono il nostro feedback.

La caratteristica di essere automatico dipende dalla verticale di Barrè: la linea virtuale perpendicolare al pavimento –  interna al nostro corpo – che passa attraverso il dente dell’epistrofeo, è tangente anteriore a L3 e cade nel centro del poligono di appoggio che è definito dalla parte esterna dei nostri piedi.

E’ proprio la verticale di Barrè che determina il nostro modo di cambiare, di evolvere: siamo sempre alla ricerca di un equilibrio, che talvolta può essere scorretto dato che non siamo in grado di controllare se stiamo andando nel verso giusto.

Per esempio, il morso crociato è il tentativo di compensare la bocca su una torsione del corpo.

Perché gli occhi anticipano la postura

 

L’occhio, che è l’estremità superiore di questo sistema, veicola le afferenze attraverso il nervo ottico: il 70% delle fibre del nervo ottico porta informazioni di visione mentre il 30% serve per il controllo della visione.

Il nervo ottico ha un ruolo fondamentale perché ci dice quello che ci sta succedendo.

Cosa significa? Che per noi è importante investire quel 30% di fibre nel controllo della visione.

Pertanto, il recettore occhio è contemporaneamente un eso-recettore e un endo-recettore, come tanti altri recettori multispecialistici presenti nel nostro corpo.

E’ l’occhio che dice al piede dove andare mentre i piedi subiscono, si adattano, compensano.

Questo significa che la parte superiore del nostro corpo è orientativa mentre la parte inferiore è adattativa e compensativa.

Ecco perché dovresti iniziare la tua visita posturale con la valutazione degli occhi.

 

Redazione SPRINTIT

La redazione di SPRINTIT è composta da :
- Ing. Diego Scattolin: esperto di strumentazioni per la misurazione della postura e pedane stabilometriche
- Matteo Crisci: esperto di web-marketing e strategie digitali
- Marta Foscheri: content writer
- Dott. Massimo Rossato: medico chirurgo specializzato in anestesia e rianimazione
- Dott.ssa Lina Azzini: medico chirurgo odontoiatra specializzata in chirurgia maxillo facciale

Gli articoli e i post del blog vengono decisi e redatti da tutta la redazione, vengono revisionati sia nella forma che nel contenuto, per essere il più fedeli possibile alla scienza medica moderna e approvata.

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